Qual è il modo migliore di promuovere i paesaggi, la cultura enogastronomica e l’arte di un territorio nel 2018? A questa domanda hanno dato risposta i ragazzi de “L’Abruzzeria” associazione che, da diversi anni, porta avanti attività esperienziali come la “Bascialonga”, una camminata di nove chilometri nei quali scoprire i panorami e le tipicità del teramano (o meglio, bascianese).
Duecentocinquanta persone, fra cui i membri della community di Wide Open, hanno avviato una libera passeggiata che si è articolata su sali e scendi mozzafiato, strade di campagna e piccoli angoli di paradiso agreste. La peculiarità della scampagnata è però emersa nelle originalissime stazioni di “rifornimento”, ovvero punti provvisti di cibo, acqua e tanto vino, poste a circa un chilometro di distanza l’una dall’altra. Ad ogni stazione è stata dedicata una precisa denominazione e una chiara personalità dove trovare uno o più prodotti tipici sponsorizzati da alcune aziende locali.
L’idea è figlia dell’impeccabile programmazione da parte di Federica, Graziano e Antonio (a loro il merito di tutto) .
Questa particolare struttura ha permesso la trasformazione di un’intera zona in un ristorante diffuso, ed ha generato una vera e propria narrazione che si è snodata attraverso diversi capitoli di un piccolo ma delizioso racconto, da scrivere e leggere in solitaria, ma preferibilmente con i compagni di viaggio, in poco meno di otto ore. Il meccanismo della Bascialonga rende l’escursionista protagonista assoluto e regala momenti indimenticabili, stimolando l’affezione nei confronti di luoghi e sapori inediti.
Offrire un’esperienza è il modo migliore per promuovere un territorio, associazioni come L’Abruzzeria sono un tesoro da difendere.
Grazie da parte di Wide Open coworking
Foto di Marco Di Marcantonio